SPONDILODISCITI

Le spondilodisciti sono processi infettivi della colonna vertebrale, solitamente coinvolgenti le vertebre e il disco.  Possono essere coinvolte anche le strutture anatomiche contigue (meningi, midollo, nervi e muscoli paravertebrali). Possono localizzarsi in tutti i livelli della colonna vertebrale, in modo più frequente nel tratto lombare. Possono verificarsi per via ematogena o per inoculazione diretta, in particolare in precedenti interventi chirurgici e stati di immunodepressione. Gli organismi maggiormente responsabili di sono i batteri gram-positivi (50% Staphilococcus aureus). I sintomi principali delle spondilodisciti sono la febbre, la lombalgia e la rigidità della colonna vertebrale. Il primo esame ematochimico da eseguire è il dosaggio della PCR. Importante è l’esecuzione di una risonanza magnetica con mdc e di una PET-TC. Si completa la diagnosi con delle emocolture. La biopsia disco-vertebrale è indicata in presenza di emocolture negative. Bisogna instaurare una terapia antibiotica precoce empirica, in attesa dei risultati degli esami colturali. In presenza di un voluminoso ascesso o di compressioni delle strutture nervose, però, sono indicati il drenaggio evacuativo e una decompressione chirurgica della colonna, eventualmente completata da una stabilizzazione vertebrale.