TUNNEL CARPALE

Neuropatia periferica che può generare formicolii, intorpidimento e dolore alle prime dita della mano e al braccio, soprattutto nelle ore notturne, talvolta accompagnato da dolore; è dovuta alla compressione del nervo mediano che decorre lungo il braccio e raggiunge le dita passando all'interno di uno stretto canale (il tunnel carpale appunto) presente a livello del polso. Le donne in gravidanza e i soggetti affetti da diabete, ipotiroidismo, alcune forme di amiloidosi o artrite reumatoide presentano un maggior rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale. Sono a rischio anche i soggetti che lavorano eseguendo movimenti ripetuti e forzati a polso esteso, che sono esposti a ripetute vibrazioni e che usano frequentemente mouse e tastiera. Tuttavia, la maggior parte dei casi si manifesta per motivi sconosciuti. Gli esami che possono essere utili nel formulare una diagnosi di sindrome del tunnel carpale sono: test di laboratorio ed elettromiografia, utile a valutare la velocità con cui il nervo trasmette gli impulsi e a verificare lo stato di salute del nervo mediano. Nella maggioranza dei casi è necessario ricorrere alla chirurgia. Grazie all’intervento è infatti possibile creare più spazio al nervo all’interno del tunnel tagliando il legamento che costituisce il “tetto” del tunnel dal lato del palmo. Si procede tramite una piccola incisione lunga 2 cm circa a livello del polso, che consente al chirurgo di procedere al taglio del tetto del canale. L’intervento è breve, della durata di circa 15 minuti, e la medicazione andrà mantenuta per 8 giorni. L’intervento è eseguito in regime ambulatoriale. La mano può essere utilizzata da subito, per i movimenti semplici, dopo la rimozione dei punti, per quelli complessi e il paziente è completamente autonomo. Nelle settimane o nei mesi successivi all’intervento il paziente potrebbe avvertire indolenzimento nella zona della cicatrice. L’intorpidimento e il formicolio possono scomparire rapidamente oppure in maniera più graduale. Possono essere necessari vari mesi affinché la forza della mano e del polso torni alla normalità. Il ripristino delle funzioni del nervo è accelerato con l’assunzione per bocca, di integratori a base di l-acetil-carnitina, 1000 mg/die, per un paio di mesi.